Cassazione penale Sez. I sentenza n. 15133 del 13 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:15133PEN

Massima

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La procedura per l'irrogazione di sanzioni disciplinari nei confronti di persone detenute deve essere ispirata al rispetto della dignità della persona e ai principi del contraddittorio, nel più ampio contesto caratterizzato dalla necessità di mantenere l'ordine e la disciplina all'interno dell'istituto penitenziario, nonché dall'esigenza di un trattamento rieducativo rigorosamente informato alla presunzione di non colpevolezza sino alla condanna definitiva e al reinserimento sociale del condannato. Il Direttore dell'istituto penitenziario e il Consiglio di disciplina, quali autorità competenti a deliberare le sanzioni disciplinari, hanno l'obbligo di osservare le leggi e i regolamenti nell'espletamento di tali attività d'istituto. In particolare, la contestazione dell'addebito deve avvenire nel rispetto del termine perentorio di dieci giorni, al fine di garantire un immediato e concreto esercizio del diritto di difesa mediante una tempestiva conoscenza del fatto contestato, un rapido accertamento e il sollecito ripristino dell'ordinato svolgimento di tutte le attività all'interno dell'istituto. I reclami previsti dall'ordinamento penitenziario in materia di sanzioni disciplinari, essendo mezzi di impugnazione in una procedura da ritenersi ormai totalmente giurisdizionalizzata, devono essere sostenuti, a pena di inammissibilità secondo i principi generali che regolano le impugnazioni, da specifici motivi dedotti tempestivamente. Non possono, pertanto, essere introdotte per la prima volta in sede di udienza camerale dinanzi al Magistrato di sorveglianza doglianze non precedentemente dedotte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo Presidente del 03/03/2 -

Dott. SIOTTO ((omissis)) SENTE -

Dott. CAPOZZI ((omissis)) N. -

Dott. CASSANO Margherita rel. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. CAPRIOGLIO ((omissis)) S. Consigliere N. 30096/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SO. SA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2474/2010 GIUD. SORVEGLIANZA di BARI, del 18/06/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;

lette le conclusioni del PG Dott. BAGLIONE Tindari che ha chiesto il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

1. Il 18 giugno 2010 il Magistrato di sorveglianza di …

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