Il provvedimento finale adottato all'esito della conferenza di servizi, ai sensi dell'art. 14-ter, comma 6-bis, della legge n. 241 del 1990, rappresenta un vero e proprio momento costitutivo delle determinazioni conclusive del procedimento, dotato di autonoma valenza sistematica e non costituisce una mera rielaborazione o sintesi delle decisioni assunte in sede di conferenza. Pertanto, il provvedimento finale è impugnabile autonomamente, in quanto atto lesivo della sfera giuridica del destinatario, mentre gli atti endoprocedimentali, come il verbale della conferenza di servizi, non sono autonomamente impugnabili in assenza di un provvedimento finale che li recepisca e li renda efficaci. Inoltre, la mancata partecipazione della Regione alla conferenza di servizi relativa a procedimenti di bonifica di siti inquinati, in violazione dell'art. 242 del d.lgs. n. 152 del 2006 e della normativa regionale, determina l'illegittimità dell'intero iter procedimentale, rendendo necessaria l'adozione di un provvedimento finale che recepisca correttamente le determinazioni assunte all'esito della conferenza di servizi.