Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14224 del 8 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:14224PEN

Massima

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Le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute credibili e attendibili dal giudice di merito, possono costituire prova sufficiente per l'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, anche in assenza di ulteriori riscontri esterni, purché la valutazione della loro credibilità soggettiva e attendibilità intrinseca sia adeguatamente motivata. Ai fini della configurabilità del reato di ingiuria, è sufficiente il dolo generico, che può anche assumere la forma del dolo eventuale, essendo necessario solo che l'agente abbia consapevolmente utilizzato espressioni socialmente interpretabili come offensive, senza che sia richiesta la sussistenza dell'animus iniurandi. Parimenti, per il reato di minaccia, è sufficiente che l'agente abbia agito con coscienza e volontà di minacciare un ingiusto danno, senza che sia necessario il proposito di tradurre in atto il male minacciato, essendo oggetto del reato unicamente l'azione intimidatrice. L'accertamento dell'elemento soggettivo dei reati di ingiuria e minaccia può essere desunto dalle caratteristiche oggettive della condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO G. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 6/2012 GIUDICE DI PACE di MODUGNO, del 23/10/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/03/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DE MARZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DE AUGUSTINIS Umberto che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 23/10/2013 il giudice di …

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