Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2673 del 2010

ECLI:IT:TARPA:2010:2673SENT

Massima

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Il Comune è tenuto a provvedere sulla richiesta del privato di attribuzione di una nuova destinazione urbanistica all'area rimasta priva di regolamentazione a seguito della decadenza del vincolo preordinato all'esproprio, adottando una variante specifica o generale al piano regolatore generale comunale, quale unico strumento idoneo a verificare la persistente compatibilità delle destinazioni già impresse ad aree situate nelle diverse zone del territorio comunale rispetto ai principi informatori della vigente disciplina di piano e alle nuove esigenze di pubblico interesse. L'adempimento non elusivo di tale obbligo può essere dato soltanto dallo specifico ed effettivo completamento del piano regolatore generale per quella zona, mediante adozione di un provvedimento espresso da parte del competente organo consiliare. In caso di persistente inerzia del Comune, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta per l'adozione del provvedimento di riqualificazione urbanistica dell'area. La decadenza dei vincoli urbanistici espropriativi o che privano la proprietà del suo valore economico comporta l'obbligo per il Comune di "reintegrare" la disciplina urbanistica dell'area interessata dal vincolo decaduto con una nuova pianificazione, anche se la decadenza dei vincoli espropriativi precedentemente in vigore non comporta necessariamente che l'area debba conseguire la destinazione urbanistica cui aspira il privato interessato, essendo rimesse al potere discrezionale dell'Amministrazione comunale la verifica e la scelta della destinazione, in coerenza con la più generale disciplina del territorio, meglio idonea e adeguata in relazione all'interesse pubblico al corretto e armonico suo utilizzo. Qualora a causa della decadenza dei vincoli un terreno sia rimasto privo di regolamentazione, il proprietario può presentare un'istanza volta a ottenere l'attribuzione di una nuova destinazione urbanistica e l'amministrazione è tenuta a esaminarla, anche nel caso in cui la richiesta medesima non sia suscettibile di accoglimento, con l'obbligo di motivare congruamente tale decisione. L'obbligo di provvedere grava sul Comune in forza del principio sancito in linea generale dall'art. 2 della legge 241/1990 e s.m.i.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA SICILIA
SEZIONE TERZA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso recante il numero di registro generale 1205 del 2009, proposto da SA.An., rappresentato e difeso dall'Avv. Co.Di.Gi., con domicilio eletto in Palermo, piazza (...), presso lo studio del Prof. Avv. Ca.Ba.;
contro
il Comune di Mazara del Vallo in persona del Sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;
per la dichiarazione di illegittimità
del silenzio rifiuto mantenuto dal Comune di Mazara del Vallo sull'istanza del 18 dicembre 2008 avente a oggetto la normazione urbanistica dell'area sita nel territorio del Comune di Mazara del Vallo, c.da Gorgo Rosso, via Ugo La Malfa, estesa are 13,03, censita al N.C.T. , foglio di mappa n. 190/C, p.lle 31838 (ex 185/e), 980 (ex 980/a) e 4037;
Visto il ricorso, con i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore …

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