Il Comune, nell'esercizio del proprio potere discrezionale, può adottare misure di limitazione della circolazione veicolare al fine di prevenire l'inquinamento atmosferico, sulla base di criteri ambientali e sanitari stabiliti dalla legge, anche se tali misure incidono in modo differenziato sulle diverse categorie di veicoli in relazione alle rispettive emissioni inquinanti. L'amministrazione comunale, nel bilanciare gli interessi pubblici e privati coinvolti, non è tenuta ad adottare misure uniformi per tutte le categorie di veicoli, potendo graduare gli interventi in base all'impatto ambientale di ciascuna categoria, purché la scelta risulti ragionevole e proporzionata al perseguimento dell'interesse pubblico alla tutela dell'ambiente e della salute. Il proprietario di un veicolo escluso dal divieto di circolazione non può far valere un interesse diretto ed immediato all'annullamento del provvedimento che abbia disposto limitazioni per altre categorie di veicoli, in assenza di una lesione diretta della propria sfera giuridica.