Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29926 del 26 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:29926PEN

Massima

Massima ufficiale
Al fine di valutare la legittima provenienza dei beni di cui l'art. 12-sexies del D.L. n. 306 del 1992 consente il sequestro preventivo e la confisca, è irrilevante la circostanza che le fonti lecite di produzione del patrimonio siano identificabili, in termini non sproporzionati ad esse, nel reddito dichiarato a fini fiscali, ovvero nel valore delle attività economiche svolte, produttive di reddito imponibile pur nell'assenza o incompletezza di una dichiarazione dei redditi. (In motivazione, la S.C. ha precisato che la "ratio" dell'istituto mira a colpire i proventi di attività criminose, non a sanzionare la condotta di infedele dichiarazione dei redditi, che si colloca in un momento successivo rispetto a quello della produzione del reddito, e per la quale soccorrono specifiche previsioni in materia tributaria).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. CONTI Giovan - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. Ta. Gr. , nato a (OMESSO);

2. Vi. Ge. , in proprio e quale legale rappresentante della Im. Vi. s.a.s. di Vi. Ge. & C.;

avverso la ordinanza del 21/01/2011 del Tribunale della Spezia;

visti gli atti, la ordinanza denunziata e i ricorsi;

udita la relazione svolta dal ((omissis));

udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso per la inammissibilita' dei ricorsi;

udito per…

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