Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21713 del 29 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:21713PEN

Massima

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Il provvedimento di revoca di una misura cautelare, intervenuto successivamente alla proposizione del ricorso avverso il rigetto dell'appello contro il provvedimento applicativo della stessa misura, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, rendendo inammissibile il ricorso stesso. Il principio di diritto è che la revoca della misura cautelare, intervenuta nelle more del giudizio di impugnazione, comporta l'estinzione dell'interesse del ricorrente a ottenere l'annullamento del provvedimento impugnato, in quanto la misura è stata comunque rimossa e non sussiste più alcuna utilità pratica per il ricorrente di ottenere una pronuncia di annullamento. Tale principio si fonda sulla natura strumentale e provvisoria delle misure cautelari, che sono destinate a cessare con il venir meno delle esigenze cautelari che ne hanno giustificato l'adozione, e sulla conseguente carenza di interesse del ricorrente a ottenere una pronuncia di annullamento di un provvedimento ormai privo di effetti. La massima si applica a tutti i casi in cui, nelle more del giudizio di impugnazione di un provvedimento cautelare, intervenga la revoca della misura, indipendentemente dalla natura della stessa (custodia cautelare, obbligo di dimora, ecc.) e dalle ragioni che hanno determinato la revoca (mutamento del quadro probatorio, venir meno delle esigenze cautelari, ecc.).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesco - Presidente

Dott. DI IORIO Giorgio - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - rel. Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di fiducia di SC. FU. Gi. Al. ;

Contro il provvedimento del Tribunale di Salerno, sezione del riesame, del 5 novembre 2007;

Visti gli atti,

udito il Consigliere Relatore, Dott. ((omissis));

udito il Procuratore Generale, in persona del Sostituto, Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio;

udito l'avv. ((omissis)), in sostituzione dell'avv. ((omissis)), il q…

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