Il diniego di condono edilizio è legittimo quando l'opera abusiva non risulta completata alla data del 31 marzo 2003, come previsto dalla legge regionale della Campania n. 10/2004, anche se il mancato completamento è dovuto a provvedimenti di demolizione o sequestro adottati dall'autorità amministrativa o giudiziaria. L'affidamento del privato sulla possibilità di completare l'opera abusiva non può essere tutelato, in quanto l'interessato avrebbe dovuto astenersi da qualsiasi attività fino all'esito del procedimento di condono. Inoltre, la realizzazione di una tettoia di dimensioni tali da alterare la sagoma e il prospetto dell'edificio principale richiede il permesso di costruire o la denuncia di inizio attività, non potendo essere considerata una mera pertinenza o volume tecnico. Pertanto, il Comune è legittimato a disporre la demolizione di tali opere abusive, non essendo sufficiente la mera comunicazione di avvio del procedimento per inficiare la legittimità del provvedimento finale, in applicazione dell'art. 21-octies della legge n. 241/1990.