Cassazione penale Sez. II sentenza n. 53401 del 22 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:53401PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di beni nella disponibilità dell'indagato è legittimo anche in assenza del rinvenimento del profitto diretto del reato, purché sussistano gravi indizi di colpevolezza in relazione al reato ipotizzato e il periculum in mora. La titolarità formale dei beni in capo a terzi non è ostativa al sequestro, qualora sia accertata la loro effettiva disponibilità in capo all'indagato. Il nesso di pertinenzialità tra il bene e il reato non è richiesto, essendo sufficiente il rapporto tra il bene e l'ipotizzato profitto del reato. Il ricorso avverso il provvedimento di sequestro è ammesso solo per violazione di legge, non per vizi motivazionali, e l'indagato non ha interesse a contestare il sequestro di beni formalmente intestati a terzi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. CASUCCI G. - rel. Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenic - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 108/2014 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 17/06/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

sentite le conclusioni del PG Dott. GALLI Massimo per il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con ordinanza in data 17 giugno 2014, il Tribunale di Catania, 5 sezione per il riesame, ha confermato la ordinanza del GIP del Tribunale in sede, con la quale era stato disposto i…

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