Consiglio di Stato sentenza n. 3404 del 2015

ECLI:IT:CDS:2015:3404SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha stabilito che il diniego di autorizzazione in deroga alla distanza minima di trenta metri dalla più vicina rotaia ferroviaria, prevista dall'art. 49 del d.P.R. 753/1980, è legittimo quando la costruzione abusiva si trovi a soli sei metri di distanza da una linea ferroviaria ad alta velocità, in cui i convogli raggiungono i duecento chilometri orari, in quanto le esigenze di sicurezza ferroviaria costituiscono ragioni sufficienti per negare la deroga, ai sensi dell'art. 60 del medesimo d.P.R. L'amministrazione, nel provvedimento di diniego, non è tenuta a motivare ulteriormente oltre quanto già indicato in relazione all'incompatibilità tra il manufatto abusivo e la deroga alla distanza dalla tratta ferroviaria ad alta velocità, essendo evidente e convincente il riferimento alle ragioni di sicurezza pubblica previste dalla norma. Inoltre, l'omissione del preavviso di rigetto non comporta l'annullamento del provvedimento di diniego, in quanto il suo contenuto non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato, in considerazione delle esigenze di sicurezza ferroviaria. Infine, eventuali disparità di trattamento rispetto ad altri cittadini, titolari di autorizzazioni in deroga, non possono essere dedotte in assenza della dimostrazione dell'assoluta identità di situazioni con riferimento alla posizione dei fabbricati rispetto alle rotaie, alle caratteristiche architettoniche e ai limiti di velocità imposti ai convogli ferroviari.

Sentenza completa

N. 00575/2015
REG.RIC.

N. 03404/2015REG.PROV.COLL.

N. 00575/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 575 del 2015, proposto da:
Rfi - Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.-Gruppo Ferrovie dello Stato Italiano, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, Via Portuense, 104;

contro

((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, Via Aureliana 63;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. CAMPANIA - SEZ. STACCATA DI SALERNO: SEZIONE II n. 01820/2014, resa tra le parti, concernente diniego autorizzazione in deroga a mantenere in opera un fabbricato realizzato abusivamente

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