Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia - Trieste sentenza n. 4 del 2015

ECLI:IT:TARFVG:2015:4SENT

Massima

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Il rilascio di un'autorizzazione in precario per la realizzazione di opere edilizie su un'area di proprietà privata, seppur contestato dai confinanti, è legittimo qualora il soggetto richiedente abbia prodotto una valida procura che lo abiliti ad agire in nome e per conto dei proprietari, anche ai fini dell'ottenimento di titoli abilitativi edilizi. L'accesso ai luoghi interessati dall'installazione può avvenire attraverso aree di proprietà comunale, senza che ciò integri un'occupazione abusiva dei terreni di proprietà dei ricorrenti. Inoltre, l'Amministrazione, nel valutare la richiesta, non è tenuta a bilanciare in modo approfondito gli interessi dei privati, essendo sufficiente che l'atto non risulti viziato da sviamento di potere o violazione di legge. Infine, la sopravvenuta scadenza dell'autorizzazione in precario determina il venir meno dell'interesse all'annullamento del provvedimento, rendendo il ricorso improcedibile.

Sentenza completa

N. 00070/2010
REG.RIC.

N. 00004/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00070/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il ((omissis))

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 70 del 2010, proposto da:
((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), tutti rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del medesimo in Trieste, Foro Ulpiano 6;

contro

Comune di Tarcento, in persona del Sindaco p.t., non costituito in giudizio;

nei confronti di

((omissis)), ((omissis)), Condominio Residence Libertà, ((omissis)), non costituiti in giudizio;

per l'annullamento, previa sospensione cautelare

- dell’autorizzazione in precario per opere di “realizzazione di una piattaforma in piastre di lavato appoggiate su letto d…

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