Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35560 del 27 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:35560PEN

Massima

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La presunzione relativa di pericolosità sociale, prevista dall'art. 275 c.p.p., comma 3, determina la necessità di motivare l'esclusione delle esigenze cautelari, anziché la loro sussistenza, quando il titolo cautelare riguarda i reati aggravati dall'art. 416-bis.1 c.p. Pertanto, il giudice deve valutare se emergano elementi specifici, allegati dalla difesa, idonei a superare tale presunzione, come il fattore "tempo trascorso dai fatti" e la rescissione dei legami con l'ambiente criminale di riferimento. In assenza di tali elementi, la misura cautelare della custodia in carcere risulta adeguata e proporzionata, anche in considerazione della possibilità di reiterazione delle condotte illecite attraverso l'utilizzo di mezzi di comunicazione, nonostante il ruolo marginale svolto dall'indagato nell'ambito dell'attività delittuosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza resa il 19 marzo 2021 dal Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARIA DANIELA BORSELLINO;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
Sentito l'avv. (OMISSIS) che ha insistito nei motivi di ricorso.
RITENUTO IN F…

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