Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza n. 132 del 2018

ECLI:IT:TARAQ:2018:132SENT

Massima

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Il provvedimento di rimozione di un manufatto abusivo realizzato su area demaniale è legittimo anche quando sia trascorso un notevole lasso di tempo dalla sua realizzazione, in quanto la repressione degli abusi edilizi costituisce espressione di attività strettamente vincolata, potendo la misura repressiva intervenire in ogni tempo, anche a notevole distanza dall'epoca della commissione dell'abuso. L'Amministrazione non è tenuta a motivare in modo particolare un provvedimento col quale sia stata ordinata la demolizione di un manufatto abusivo, anche quando sia trascorso un lungo periodo di tempo tra l'epoca della commissione dell'abuso e la data dell'adozione dell'ingiunzione di demolizione, poiché l'ordinamento tutela l'affidamento solo qualora esso sia incolpevole, mentre la realizzazione e il consapevole mantenimento in loco di un'opera abusiva si concretizza in una volontaria attività del privato contra legem. Il diniego di nulla osta di compatibilità idraulica, espresso dall'Autorità di Bacino competente sulla base della previsione normativa che non consente la realizzazione di manufatti in aree di pericolosità idraulica molto elevata, legittima l'ordine di rimozione del manufatto, non potendo essere considerato tale manufatto come opera preesistente e legittimamente realizzata, atteso che le precedenti autorizzazioni avevano carattere temporaneo e non potevano aver generato affidamento circa la possibilità di rinnovo delle stesse. Infine, non rientrano tra gli interventi consentiti nelle aree di pericolosità idraulica molto elevata, ai sensi dell'art. 18 del PSDA, i manufatti provvisori di natura temporanea, costituendo invece interventi insediativi sostanzialmente ex novo, che devono essere rimossi alla scadenza dei precedenti periodi autorizzativi.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/04/2018

N. 00132/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00065/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 65 del 2011, proposto da:
Lo Scoglio di ((omissis)) S.a.s., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in L'Aquila, via Giosue' Carducci, n. 30;

contro

Comune di Roseto degli Abruzzi, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in L'Aquila, via Cardinale Mazzarino, 71;

per l'annullamento

dell’ordinanza 22/11/2010, (Prat. 130/2005) recante la firma de…

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