Il Comune, nell'esercizio del proprio potere di regolamentazione degli orari di funzionamento delle sale giochi e degli apparecchi da gioco con vincita in denaro, può legittimamente adottare misure di limitazione oraria volte a prevenire e contrastare il fenomeno della ludopatia, in particolare a tutela delle fasce più deboli della popolazione, sulla base di un'approfondita istruttoria che dimostri la diffusione e la pericolosità del fenomeno nel territorio comunale. Tali limitazioni orarie, se ragionevoli e proporzionate agli obiettivi di tutela della salute pubblica, non violano la libertà di iniziativa economica privata, essendo giustificate dall'esigenza di prevenire e contenere una patologia sociale riconosciuta come grave problema di sanità pubblica. Il Comune può altresì prevedere sanzioni amministrative, come la sospensione temporanea dell'attività, per il mancato rispetto delle prescrizioni orarie, in quanto tali misure rientrano nei poteri sanzionatori attribuiti ai Comuni in materia di esercizi pubblici e giochi leciti, senza che ciò comporti violazione del principio di legalità.