Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28270 del 27 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:28270PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale, quale la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, presuppone un'oggettiva valutazione di fatti sintomatici della condotta abituale e del tenore di vita del proposto, senza che rilevi una mera valutazione soggettiva da parte dell'autorità proponente. Tale giudizio può basarsi su elementi come precedenti penali, recenti denunce per gravi reati, il tenore di vita, l'abituale compagnia di pregiudicati e di soggetti sottoposti a misure di prevenzione, ed altre manifestazioni oggettivamente contrastanti con la sicurezza pubblica, in modo da esaminare globalmente l'intera personalità del soggetto. Lo stato di detenzione del proposto non è di ostacolo all'applicazione di una misura di prevenzione personale, dovendosi solo nuovamente verificare, se la detenzione fosse prolungata, la persistenza al momento della cessazione dello stato detentivo della pericolosità sociale. Inoltre, la misura della sorveglianza speciale può essere applicata anche al soggetto che alla data del provvedimento impositivo sia sottoposto a misura cautelare, salva la necessità di procedere, nel momento dell'esecuzione della stessa, ad una verifica "ex officio" dell'attualità della pericolosità del prevenuto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Erco - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso presentato da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 25/01/2019 della Corte di appello di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con il provvedimento sopra indicato la Corte di appello di Lecce confer…

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