La sostituzione della pena detentiva con quella pecuniaria, ai sensi della legge n. 689 del 1981, art. 59, comma 2, lett. a), è esclusa solo quando il reato per cui è stata irrogata la pena detentiva è qualitativamente omogeneo ("della stessa indole") rispetto a quelli che hanno formato oggetto delle precedenti condanne del reo, avvenute nell'ultimo decennio e in numero superiore a due. Pertanto, condanne per reati di diversa natura, anche se commessi in epoca anteriore agli ultimi dieci anni, non possono essere considerate ostative alla sostituzione della pena detentiva con quella pecuniaria, dovendo il giudice valutare la sussistenza degli altri presupposti previsti dalla legge per l'applicazione della sanzione sostitutiva, tenendo conto anche del giudizio prognostico positivo circa l'adempimento delle prescrizioni imposte.