Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 28823 del 5 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:28823PEN

Massima

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Il giudice che dispone la confisca facoltativa di beni sequestrati nell'ambito di una sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti (c.d. "patteggiamento") deve motivare adeguatamente sulla circostanza che la libera disponibilità di tali beni possa costituire un incentivo alla reiterazione della condotta criminosa. In particolare, qualora i beni sequestrati non siano riconducibili con immediatezza alla condotta illecita, il giudice deve motivare quantomeno sull'inattendibilità delle giustificazioni fornite sulla loro provenienza, senza che la sinteticità della motivazione, tipica del rito, possa estendersi all'applicazione della misura di sicurezza della confisca. La mancanza di una siffatta motivazione comporta l'annullamento della statuizione concernente la confisca, con rinvio al giudice di merito per il riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROMIS Vincenzo - Presidente

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. CIAMPI F. M. - Consigliere

Dott. VITELLI CASELLA Luca - Consigliere

Dott. DOVERE S. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4367/2012 pronunciata dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Latina del 5/12/2012;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

lette le conclusioni del P.G. Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento della sentenza impugnata, limitatamente alla parte in cui ordina la confisca e la distruzione dei beni indicati in dispositivo.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sent…

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