Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 716 del 2012

ECLI:IT:TARMI:2012:716SENT

Massima

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Il diritto di subentro nell'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica non si configura automaticamente in capo a chi convive con l'assegnatario, ma presuppone il rispetto di specifici requisiti normativamente previsti, quali la stabile convivenza per un periodo non inferiore a tre anni, la residenza anagrafica ed effettivo domicilio dell'ospite, nonché l'autorizzazione espressa dell'ente gestore. In assenza di tali presupposti, l'occupazione dell'alloggio da parte di soggetti diversi dall'assegnatario originario è da considerarsi priva di titolo, legittimando l'amministrazione a disporne il rilascio, anche in presenza di una mera situazione di fatto di convivenza tollerata o di pagamento di canoni di occupazione. Il provvedimento di rilascio si configura pertanto come atto vincolato, in quanto l'amministrazione è tenuta a disporlo una volta accertata la mancanza di un valido titolo di permanenza nell'alloggio.

Sentenza completa

N. 00439/2008
REG.RIC.

N. 00716/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00439/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 439 del 2008, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio, in Milano, v.le Coni Zugna, 36;

contro

Comune di Milano, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), Ariberto Limongelli, ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso la sede dell’Avvocatura Civica, in Milano, via Andreani 10;

per l'annullamento

- decreto di rilascio del 21.11.2007 con il quale il Direttore del settore assegnazione alloggi di edilizia popolare del Comune di Milano ha inti…

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