Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19952 del 19 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:19952PEN

Massima

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Il danneggiamento di piante di alto fusto in zona paesaggistica, anche se commesso su richiesta del proprietario del fondo, integra il reato di danneggiamento aggravato di cui all'art. 635 c.p., in quanto trattasi di beni di rilevante interesse pubblico la cui tutela non può essere rimessa alla disponibilità del singolo. Il giudice, nel valutare la responsabilità dell'imputato, deve dare prevalente rilievo alle prove che confermano la commissione del fatto, senza che possa essere decisiva la mera negazione dell'imputato o la testimonianza di soggetti a lui vicini, qualora risultino smentite da altre fonti probatorie più attendibili. Inoltre, la remissione di querela non è causa di estinzione del reato di danneggiamento aggravato, in quanto tale reato è perseguibile d'ufficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO Aldo - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ro. Do. An. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Potenza, sezione penale, in data 21.9.2007;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. Davigo Piercamillo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

Osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE

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