Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1382 del 14 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:1382PEN

Massima

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Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente motivato dal giudice sulla base dei precedenti penali dell'imputato, anche se riuniti in continuazione, e della particolare gravità dei reati commessi, purché tali elementi siano adeguatamente valorizzati e non si traducano in una mera elencazione. Il comportamento processuale collaborativo dell'imputato, come la rinuncia ai motivi di appello, può essere considerato un elemento positivo ai fini della concessione delle attenuanti, ma non è sufficiente a imporle qualora sussistano altri fattori ostativi, come la reiterazione di condotte illecite e la capacità a delinquere desumibile dai precedenti penali. Il giudizio sulla concessione delle circostanze attenuanti generiche rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui motivazione è insindacabile in sede di legittimità se non contraddittoria e se dà conto degli elementi ritenuti preponderanti, anche attraverso il richiamo agli stessi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/07/2020 della CORTE APPELLO di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ROSA PEZZULLO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ODELLO Lucia.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza n. 46599/2019 dell'1.3.2019, la Prima Sezione di questa Corte di Cassazione annullava nuovamente con rinvio la sentenza della Corte di appello di V…

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