Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3321 del 25 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:3321PEN

Massima

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La sussistenza delle esigenze cautelari per il reato associativo di cui all'art. 74 del D.P.R. 309/1990 deve essere desunta da specifici elementi di fatto idonei a dimostrarne l'attualità, non essendo sufficiente il mero richiamo alla presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. Pertanto, in presenza di condotte risalenti nel tempo, l'affievolimento delle esigenze cautelari può risultare, pur in mancanza della prova positiva della rescissione del vincolo associativo e dell'effettivo e irreversibile allontanamento dell'indagato dal gruppo criminale, dalla sola considerazione del tempo trascorso dall'ultima condotta illecita, in applicazione di una lettura costituzionalmente orientata della predetta presunzione relativa, che non può escludere il diretto rilievo della distanza temporale tra il fatto e l'adozione della misura cautelare. La mera invocazione di formule stereotipate sulla capacità delle organizzazioni criminali di ricompattarsi e ricollocarsi sul mercato non è sufficiente a superare tale affievolimento, dovendosi invece dare conto di specifici elementi concreti idonei a dimostrare la persistenza attuale del periculum libertatis.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S. - rel. Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 28/06/2022 del Tribunale del riesame di Catanzaro;
visti gli atti, la ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata, il Tribunale del riesame di Catanzaro ha accolto l'appello del Pubblico ministero avv…

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