Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31179 del 28 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:31179PEN

Massima

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Il reato di falso materiale in autorizzazione amministrativa commesso da privato si consuma, prima e indipendentemente dall'uso, per il solo fatto dell'avvenuta falsificazione, per cui dalla data di commissione di quest'ultima inizia a decorrere il termine di prescrizione. In caso di incertezza nella determinazione del tempus commissi delicti, il termine di decorrenza della prescrizione va computato nel modo che risulti più vantaggioso per l'imputato, in applicazione del principio in dubio pro reo, anche in tema di cause di estinzione del reato. Pertanto, ove non sia possibile accertare con certezza la data della falsificazione, il termine prescrizionale deve essere calcolato a partire dalla data più favorevole all'imputato, determinando così l'estinzione del reato per intervenuta prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. LA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 26/06/2008 CORTE APPELLO di FIRENZE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. DUBOLINO PIETRO;

sentito il sost.proc.gen. Dr. Monetti Vito, il quale ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RILEVATO IN FATTO

- che con l'impugnata sentenza, in conferma, per qua…

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