Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8926 del 1 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:8926PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, è tenuto a svolgere un effettivo vaglio critico degli elementi di fatto ritenuti decisivi, senza ricorrere a formule stereotipate, spiegandone la rilevanza nel caso concreto. Anche quando il giudice riporti nella propria ordinanza le acquisizioni e le considerazioni svolte dagli investigatori e dal pubblico ministero, mediante il rinvio per relationem al provvedimento di richiesta, egli deve comunque effettuare un'autonoma valutazione delle risultanze processuali, enucleando gli elementi indiziari ritenuti rilevanti e dando conto del proprio esame critico. Il giudizio sulla rilevanza e attendibilità delle fonti di prova è devoluto insindacabilmente ai giudici di merito, la cui scelta in ordine alla prevalenza accordata a taluni elementi probatori, piuttosto che ad altri, ovvero alla fondatezza od attendibilità degli assunti difensivi, quando non sia affermata in modo apodittico o illogico, si sottrae al controllo di legittimità della Corte di Cassazione. Ai fini della configurabilità del requisito dell'attualità del pericolo di reiterazione del reato, richiesto per l'applicazione di una misura cautelare personale, non è necessaria la previsione di una specifica occasione per delinquere, ma è sufficiente una valutazione prognostica fondata su elementi concreti, idonei a dar conto dell'effettività del pericolo di concretizzazione dei rischi che la misura cautelare è chiamata a realizzare. Lo stato di detenzione per altra causa del destinatario di una misura coercitiva custodiale non è di per sé in contrasto con la configurabilità di esigenze cautelari, ed in particolare di quella rappresentata dal pericolo di reiterazione della condotta criminosa, anche successivamente alla novella di cui alla L. 16 aprile 2015, n. 47, che espressamente richiede il requisito dell'attualità del pericolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. DI PISA Fab - rel. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16/08/2018 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. FABIO DI PISA;
sentite le conclusioni del PG, Dott. ORSI LUIGI, il quale ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 16/08/2018 il Tribunale di Reggio Calabria confermava l'ordinanza del 24/07/2018 con la quale il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palmi aveva applicato a (OM…

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