Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22063 del 23 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:22063PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non è tenuto a procedere ad una preventiva valutazione analitica dei singoli elementi indiziari, dovendo invece compiere una valutazione complessiva e sinergica di tutti gli elementi probatori disponibili, i quali, pur non raggiungendo il livello di prova richiesto per il giudizio di merito, devono essere idonei a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. A tal fine, il giudice può legittimamente valorizzare risultanze probatorie di natura logica o rappresentativa, quali i dati di localizzazione delle utenze telefoniche, le immagini di videosorveglianza e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, senza che sia necessario che tali elementi, singolarmente considerati, abbiano il requisito della precisione e concordanza richiesto per il giudizio di merito ai sensi dell'art. 192, comma 2, c.p.p. Inoltre, la valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento è sindacabile in sede di legittimità solo sotto il profilo della manifesta illogicità o irragionevolezza. Infine, l'utilizzabilità in sede cautelare dei risultati di intercettazioni disposte in altro procedimento non è esclusa dalla mancanza di un originario collegamento tra i reati, purché si tratti di delitti per i quali è obbligatorio l'arresto in flagranza, come l'omicidio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/12/2019 del TRIB. LIBERTA' di BARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere IRENE SCORDAMAGLIA;
lette/sentite le conclusioni del PG ((omissis));
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso.
udito il difensore avvocato (OMISSIS) si riporta ai motivi di ricorso ed insiste per l'accoglimento dello stesso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del Tribunale della Liberta' di Bari …

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