Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32926 del 24 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:32926PEN

Massima

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Il reato di ingiuria (art. 594 c.p.) si configura quando l'espressione utilizzata, valutata secondo un criterio di media convenzionale in relazione alle personalità dell'offeso e dell'offensore nonché al contesto in cui è stata pronunciata e alla coscienza sociale, risulti idonea a ledere il bene giuridico tutelato, ovvero l'onore e il decoro della persona offesa. Pertanto, il giudice, nel valutare la sussistenza del reato, non può prescindere da tale criterio di valutazione, dovendosi invece soffermare sull'analisi della concreta idoneità lesiva dell'espressione utilizzata, senza limitarsi ad argomentazioni generiche ed illogiche. Inoltre, la valutazione del giudice deve tenere conto del contesto in cui le espressioni sono state pronunciate, nonché delle personalità dell'offeso e dell'offensore, al fine di accertare se le parole utilizzate siano effettivamente offensive secondo la comune percezione sociale. Solo a seguito di tale ponderata analisi, il giudice potrà correttamente stabilire se l'espressione contestata integri o meno gli estremi del reato di ingiuria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo Maria - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI CHIAVARI;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 269/2009 GIUDICE DI PACE di CHIAVARI, del 06/03/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/04/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'AMBROSIO Vito che ha concluso per l'annullamen…

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