Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31178 del 5 agosto 2011

ECLI:IT:CASS:2011:31178PEN

Massima

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Il documento falso, anche se non perfettamente corrispondente ai documenti autentici, può comunque integrare il reato di cui all'art. 497-ter c.p. qualora sia idoneo a indurre in errore la generalità dei consociati sulla qualifica o funzione di chi lo detiene, senza che rilevi la conoscenza specifica delle caratteristiche dei documenti ufficiali da parte delle forze di polizia. La valutazione dell'idoneità ingannatoria del documento falso deve essere effettuata non in relazione a persone dotate di particolari competenze, bensì rispetto alla generalità dei cittadini, essendo sufficiente che un numero indefinito di persone possa essere indotto in errore. Pertanto, anche un documento non perfettamente corrispondente a quello originale, ma che nel suo complesso (inclusi eventuali simboli o diciture) sia idoneo a simulare la funzione di un corpo di polizia, integra il reato di cui all'art. 497-ter c.p., a prescindere dalla conoscenza specifica da parte dei cittadini delle caratteristiche dei documenti ufficiali. La grossolanità della fattura del documento falso, come ad esempio la redazione a mano, non esclude necessariamente l'idoneità ingannatoria, in quanto non sempre i documenti pubblici si caratterizzano per una particolare accuratezza formale, potendo anche parte di essi essere compilati manualmente. Ciò che rileva è la valutazione complessiva del documento, alla luce delle sue caratteristiche e della sua potenzialità di indurre in errore la generalità dei consociati sulla qualifica o funzione di chi lo detiene.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. DE MARCHI ALBENGO Pao - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TU. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2791/2009 CORTE APPELLO di VENEZIA, del 26/04/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/07/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Monetti che ha concluso per l'inammissibilita'.

RITENUTO IN…

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