Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 10684 del 13 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:10684PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, induce il privato a dare o promettere indebitamente denaro o altra utilità, realizza il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all'art. 319-quater c.p. Tale condotta si configura quando il pubblico ufficiale, attraverso l'esercizio distorto e prevaricatore dei suoi poteri, determina nel privato una situazione di soggezione psicologica tale da indurlo a corrispondere somme di denaro o altre utilità, pur in assenza di un libero e consapevole accordo corruttivo. Ai fini dell'applicazione della confisca allargata ex art. 240-bis c.p., il giudice deve verificare la ragionevolezza temporale tra il reato-presupposto e l'acquisizione dei beni da sottoporre a confisca, tenendo conto delle caratteristiche della singola vicenda concreta e del grado di pericolosità sociale del fatto, al fine di evitare un'abnorme dilatazione della sfera di operatività dell'istituto ablativo e un monitoraggio patrimoniale dell'intera vita del soggetto condannato. In particolare, il momento di acquisto dei beni da confiscare non deve risultare talmente lontano dall'epoca di realizzazione del reato-presupposto da rendere irragionevole la presunzione di derivazione degli stessi da un'attività illecita, anche se diversa da quella oggetto di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/02/2022 della Corte di appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere De Amicis Gaetano;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Perelli Simone, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore della parte civile Comune di Castellammare di Stabia, Avv. Matteis Emidio, che si e' riportato alle conc…

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