Consiglio di Stato sentenza n. 2685 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:2685SENT

Massima

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Il diniego di proroga della concessione di un bene demaniale o appartenente al patrimonio indisponibile di un ente pubblico, in assenza di una specifica previsione normativa o regolamentare che riconosca un diritto di insistenza in capo al precedente concessionario, è legittimo in quanto l'affidamento di tali beni deve avvenire nel rispetto dei principi di derivazione comunitaria che impongono il ricorso a procedure concorrenziali e trasparenti, volte a garantire la libera concorrenza e la parità di trattamento tra gli operatori economici interessati. Ciò anche in considerazione del fatto che, alla scadenza della concessione, il concessionario non può vantare alcuna aspettativa al rinnovo del rapporto, né alcun diritto di insistenza, essendo la comparazione tra l'interesse del privato a mantenere il bene e l'interesse pubblico alla gestione dello stesso secondo le regole della libera concorrenza già operata a monte dal Legislatore, che ha dato prevalenza al secondo. Pertanto, il diniego di proroga della concessione non necessita di una specifica motivazione che dia conto delle ragioni di interesse pubblico prevalenti rispetto all'interesse del concessionario a preservare la concessione, anche attraverso l'ammortizzazione dei costi degli investimenti realizzati, atteso che tale bilanciamento è già stato effettuato dal Legislatore. Inoltre, il regolamento comunale che disciplina l'assegnazione dei beni immobili di proprietà comunale non può costituire un autovincolo in capo all'amministrazione tale da obbligarla a dare preferenza al concessionario uscente, in ragione dell'interesse alla conservazione degli investimenti dallo stesso effettuati.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/03/2024

N. 02685/2024REG.PROV.COLL.

N. 04021/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4021 del 2023, proposto dalla
E.C.M. S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avv. Andrea Abbamonte e con domicilio eletto presso lo studio dello stesso, in Roma, via degli Avignonesi n. 5;

contro

Comune di Napoli in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avv.ti Antonio Andreottola e Giacomo Pizza e con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Luca Leone, in Roma, via degli Appennini n. 46;

nei confronti

F.En.Di. S.r.l., non costituita in giudizio;
Curatela del Fallimento della società F.En.Di. S.r.l., non co…

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