Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37741 del 20 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:37741PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando l'agente, consapevole dell'illiceità della propria condotta, costringe la persona offesa a consegnargli una somma di denaro, nonostante la pretesa vantata dall'agente sia priva di qualsiasi fondamento giuridico. Ciò anche quando l'agente ritenga erroneamente di avere diritto a tale somma, come nel caso di una presunta pensione di reversibilità del congiunto deceduto, in quanto per la tutela di tale pretesa il soggetto non può agire arbitrariamente nei confronti della persona offesa, ma deve rivolgersi all'autorità giudiziaria. La valutazione della credibilità della persona offesa e della sussistenza del dolo dell'estorsione rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione, se logica e coerente, non può essere sindacata in sede di legittimità, essendo precluso a questa Corte sovrapporre la propria valutazione a quella compiuta dai giudici di appello. L'inammissibilità del ricorso per cassazione, che non consente il formarsi di un valido rapporto di impugnazione, preclude la possibilità di rilevare e dichiarare la prescrizione del reato maturata successivamente alla sentenza impugnata con il ricorso stesso, nonché quella eventualmente maturata prima della sentenza di appello, non rilevata né eccepita in quella sede e neanche dedotta nei motivi di ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. MONACO Marco Mari - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/03/2021 della CORTE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MONACO MARCO MARIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. CUOMO LUIGI, che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
La CORTE d'APPELLO di SALERNO, con sentenza del 9/3/2021, ha confermato la sentenza di condanna pronunciata dal TRIBU…

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