Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44908 del 7 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:44908PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere espresso nella seguente massima giuridica: L'interesse ad impugnare in ambito penale non si basa sul mero concetto di soccombenza, ma deve essere valutato in una prospettiva utilitaristica, ossia nella finalità di rimuovere una situazione di svantaggio processuale derivante dalla decisione impugnata e di conseguire una decisione più vantaggiosa, logicamente coerente con il sistema normativo. Pertanto, l'impugnazione è inammissibile qualora il ricorrente non abbia un concreto ed attuale interesse a contestare la motivazione della decisione, in quanto una delle cause di inammissibilità riconosciute dal giudice, da sola sufficiente a giustificare il rigetto dell'impugnazione, non sia stata adeguatamente censurata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Frances - Presidente

Dott. IPPOLITO Frances - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE E. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 17/09/2012 della Corte di appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. APRILE Ercole;

lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. POLICASTRO Aldo, che ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza con rinvio.

RITENUTO IN FATTO E C…

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