Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26854 del 29 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:26854PEN

Massima

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Il riconoscimento dell'attenuante speciale prevista per i collaboratori di giustizia ex Decreto Legge n. 152 del 1991, art. 8, convertito nella L. n. 203 del 1991, è subordinato alla sussistenza di specifici requisiti, tra cui la natura mafiosa del reato per cui si procede e la dissociazione dal gruppo di appartenenza, unitamente al contributo decisivo fornito per la ricostruzione dei fatti e l'individuazione dei colpevoli. Tale attenuante opera esclusivamente nei processi in cui l'attività di collaborazione con la giustizia sia effettivamente esplicata, non potendo essere riconosciuta quando la dissociazione riguardi fatti diversi da quelli in relazione ai quali l'attenuante è invocata, ovvero quando il contributo intervenga in presenza di un quadro probatorio che aveva già consentito l'individuazione dei concorrenti nel reato. La graduazione della pena, anche in relazione agli aumenti ed alle diminuzioni previsti per le circostanze aggravanti ed attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale deve attenersi ai principi di cui agli artt. 132 e 133 c.p., senza che sussista per lo stesso l'obbligo di commisurare in modo uniforme le pene per i singoli coimputati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. TADDEI M. - rel. Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 927/16 della Corte d'appello di Bologna, 2a sezione penale, del 23.02.2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Margherita B. Taddei;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato (OMISSIS), l'avv. (OMI…

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