Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4799 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:4799SENT

Massima

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Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione sull'istanza di parte, in violazione del principio di trasparenza e del dovere di concludere il procedimento con un provvedimento espresso, determina l'obbligo per l'amministrazione di pronunciarsi formalmente entro un termine perentorio, a tutela del diritto del cittadino di ottenere una decisione espressa sulla propria richiesta. La pubblica amministrazione è tenuta a concludere i procedimenti avviati su istanza di parte mediante l'adozione di un provvedimento espresso, nel rispetto del principio di trasparenza dell'azione amministrativa. Il silenzio serbato in violazione di tale obbligo, in assenza di giustificati motivi, comporta l'ordine all'amministrazione di pronunciarsi formalmente sulla richiesta entro un termine perentorio, a tutela del diritto del cittadino di ottenere una decisione espressa. Tale principio trova applicazione indipendentemente dalla valutazione del merito della pretesa sostanziale fatta valere dall'interessato, essendo volto a garantire il corretto svolgimento del procedimento amministrativo e il rispetto delle garanzie partecipative del privato. L'inosservanza dell'obbligo di provvedere espressamente entro il termine imposto determina la condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio.

Sentenza completa

N. 08535/2012
REG.RIC.

N. 04799/2013 REG.PROV.COLL.

N. 08535/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8535 del 2012, proposto dal signor ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), col quale elettivamente domicilia in Roma, via Flaminia 189, presso la Segreteria del T.A.R. Lazio;

contro

il Ministero dell'Interno;

avverso

il silenzio serbato, dal Ministro dell’Interno, sulla sua istanza di “naturalizzazione”.

Visto il ricorso, con i relativi allegati;

Visti gli atti tutti della causa;

Relatore, ((omissis)) di Consiglio del giorno 26 marzo 2013, il dott. ((omissis)) e uditi – per le parti – i difensori come da verbale;

Ritenuto e consid…

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