Consiglio di Stato sentenza n. 658 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:658SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo che impone un divieto di transito su una strada pubblica è illegittimo per eccesso di potere per difetto di istruttoria ed errata ricostruzione dei fatti, qualora l'amministrazione non dimostri concretamente la sussistenza dei presupposti di fatto posti a fondamento del provvedimento, come la presenza di elementi materiali che rendano pericoloso il transito dei veicoli, e non giustifichi adeguatamente la necessità e proporzionalità della misura restrittiva adottata, che finisce per comprimere in modo sproporzionato l'attività economica di un soggetto privato senza che vi siano peculiari differenze del tratto stradale interessato rispetto alla restante parte della medesima strada. L'amministrazione non può invocare a giustificazione del provvedimento elementi fattuali sopravvenuti e non considerati in sede di adozione dell'atto, costituendo ciò una inammissibile motivazione postuma. Il giudice amministrativo, nel valutare la legittimità del provvedimento, deve verificare la corrispondenza tra i presupposti di fatto posti a fondamento dell'atto e la realtà documentale, nonché la congruità e proporzionalità della misura adottata rispetto alle esigenze pubbliche perseguite, senza che assumano rilievo eventuali elementi sopravvenuti non considerati in sede di emanazione dell'atto.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/01/2021

N. 00658/2021REG.PROV.COLL.

N. 09115/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9115 del 2012, proposto dalla Comune di Boffalora Sopra Ticino, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Mario Viviani, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Giovanni Corbyons in Roma, via Maria Cristina, n. 2;

contro

l’Azienda agricola Bellati Gian Maria, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Andrea Manzi, Michele Paparelle e Patrizia Quaia, con domicilio eletto presso lo studio del primo in Roma, via Federico Confalonieri, n. 5;

per la riforma della sentenza del Tribunale amministrativo regionale pe…

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