Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 342 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:342SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'assegnazione di un termine inferiore a 90 giorni per l'ottemperanza all'ordine di demolizione non ne determina l'illegittimità, in quanto si tratta di una violazione meramente formale non lesiva per l'interessato, il quale conserva comunque un termine non inferiore a quello di legge per ottemperare all'ingiunzione. 2. Il provvedimento di demolizione può essere adottato non solo in carenza di un previo ordine di sospensione dei lavori, ma anche ben oltre la scadenza del termine di efficacia di quest'ultimo, in quanto il provvedimento di sospensione non costituisce un presupposto di legittimità del provvedimento di demolizione. 3. Gli interventi di demolizione e ricostruzione, modifica di prospetti esterni e cambio di destinazione d'uso di un immobile, comportando la trasformazione dell'organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente, integrano una ristrutturazione edilizia che avrebbe dovuto essere preceduta dal rilascio di un permesso di costruire e non di una semplice denuncia di inizio attività. 4. Il mutamento di destinazione d'uso da "negozio" a "pubblico esercizio", essendo caratterizzato da un aggravio del carico urbanistico, avrebbe dovuto essere assentito con il rilascio di un apposito titolo edilizio, soggetto a pagamento di oneri e reperimento di parcheggi. 5. Il parere preventivo della Soprintendenza è obbligatorio e vincolante per gli interventi su immobili ricompresi in zone omogenee di particolare interesse paesaggistico, anche in assenza di specifici vincoli. 6. Le istanze di sanatoria relative a precedenti abusi edilizi, anche se ancora pendenti, non impediscono l'adozione di un ordine di demolizione per interventi edilizi abusivi successivamente realizzati e non sorretti da alcun titolo edilizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
Sezione Seconda Stralcio
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 1014 del 2009, integrato da motivi aggiunti, proposto da

Il Ca. di. l'a. S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Gi. Im., Ma. Tu. e Ma. ((omissis))., con domicilio eletto presso lo studio dell'avv. Ma. Tu. in Roma, via (...);

contro
Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato An. Ma., con domicilio digitale come da PEC da Registri ((omissis))ustizia;

per l'annullamento
quanto al ricorso principale:
della determinazione dirigenziale n. 3101 del 9.12.2008 con la quale è stata disposta l'immediata sospensione dei lavori;
quanto al primo e al secondo ricorso per motivi aggiunti
dei seguenti atti:
a) determin…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.