Il giudice amministrativo, nell'ambito di un giudizio di ottemperanza avente ad oggetto il pagamento di somme di denaro, è tenuto a disporre la condanna dell'amministrazione inadempiente al pagamento di una penalità di mora, calcolata in misura pari agli interessi legali sulla somma dovuta, a decorrere dal giorno della comunicazione o notificazione dell'ordine di pagamento disposto nella sentenza di ottemperanza, fino all'effettivo soddisfacimento del credito o, in alternativa, sino alla data di insediamento del commissario ad acta, in quanto tale statuizione non può essere considerata manifestamente iniqua ai sensi dell'art. 114, comma 4, lett. e), c.p.a., come modificato dalla legge n. 208/2015. Inoltre, il giudice può nominare un commissario ad acta, individuato tra i dirigenti dell'amministrazione inadempiente, con il compito di provvedere al pagamento della somma liquidata a titolo di spese di lite, una volta decorso infruttuosamente il termine assegnato all'amministrazione, le cui spese restano poste a carico della stessa amministrazione inadempiente, in applicazione analogica dell'art. 5-sexies, ottavo comma, della legge n. 89/2001, come introdotto dalla legge n. 208/2015. Il giudice, infine, condanna l'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio.