Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 1059 del 2019
ECLI:IT:TARBS:2019:1059SENT
Massima
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Il provvedimento amministrativo che conclude una conferenza di servizi decisoria, adottato ai sensi dell'art. 14-ter della legge n. 241/1990, può essere legittimamente impugnato dal soggetto interessato, il quale tuttavia decade dal relativo diritto qualora sopravvenga il venir meno del suo interesse all'annullamento, anche in ragione dell'adozione di successivi provvedimenti che abbiano superato o modificato il contenuto di quello originariamente impugnato. In tal caso, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di giudizio in considerazione della particolare vicenda processuale.
Il provvedimento conclusivo di una conferenza di servizi decisoria, adottato ai sensi dell'art. 14-ter della legge n. 241/1990, è suscettibile di impugnazione da parte del soggetto interessato, il quale tuttavia decade dal relativo diritto qualora sopravvenga il venir meno del suo interesse all'annullamento, anche in ragione dell'adozione di successivi provvedimenti che abbiano superato o modificato il contenuto di quello originariamente impugnato. In tal caso, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di giudizio in considerazione della particolare vicenda processuale.
Il provvedimento conclusivo di una conferenza di servizi decisoria, adottato ai sensi dell'art. 14-ter della legge n. 241/1990, è suscettibile di impugnazione da parte del soggetto interessato. Tuttavia, il ricorrente decade dal relativo diritto qualora sopravvenga il venir meno del suo interesse all'annullamento, anche in ragione dell'adozione di successivi provvedimenti che abbiano superato o modificato il contenuto di quello originariamente impugnato. In tale ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di giudizio in considerazione della particolare vicenda processuale.
Il provvedimento conclusivo di una conferenza di servizi decisoria, adottato ai sensi dell'art. 14-ter della legge n. 241/1990, è suscettibile di impugnazione da parte del soggetto interessato. Tuttavia, il ricorrente decade dal relativo diritto qualora sopravvenga il venir meno del suo interesse all'annullamento, anche in ragione dell'adozione di successivi provvedimenti che abbiano superato o modificato il contenuto di quello originariamente impugnato. In tale ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di giudizio in considerazione della particolare vicenda processuale.
Il provvedimento conclusivo di una conferenza di servizi decisoria, adottato ai sensi dell'art. 14-ter della legge n. 241/1990, è suscettibile di impugnazione da parte del soggetto interessato. Tuttavia, il ricorrente decade dal relativo diritto qualora sopravvenga il venir meno del suo interesse all'annullamento, anche in ragione dell'adozione di successivi provvedimenti che abbiano superato o modificato il contenuto di quello originariamente impugnato. In tale ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di giudizio in considerazione della particolare vicenda processuale.
Il provvedimento conclusivo di una conferenza di servizi decisoria, adottato ai sensi dell'art. 14-ter della legge n. 241/1990, è suscettibile di impugnazione da parte del soggetto interessato. Tuttavia, il ricorrente decade dal relativo diritto qualora sopravvenga il venir meno del suo interesse all'annullamento, anche in ragione dell'adozione di successivi provvedimenti che abbiano superato o modificato il contenuto di quello originariamente impugnato. In tale ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di giudizio in considerazione della particolare vicenda processuale.
Il provvedimento conclusivo di una conferenza di servizi decisoria, adottato ai sensi dell'art. 14-ter della legge n. 241/1990, è suscettibile di impugnazione da parte del soggetto interessato. Tuttavia, il ricorrente decade dal relativo diritto qualora sopravvenga il venir meno del suo interesse all'annullamento, anche in ragione dell'adozione di successivi provvedimenti che abbiano superato o modificato il contenuto di quello originariamente impugnato. In tale ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di giudizio in considerazione della particolare vicenda processuale.
Il provvedimento conclusivo di una conferenza di servizi decisoria, adottato ai sensi dell'art. 14-ter della legge n. 241/1990, è suscettibile di impugnazione da parte del soggetto interessato. Tuttavia, il ricorrente decade dal relativo diritto qualora sopravvenga il venir meno del suo interesse all'annullamento, anche in ragione dell'adozione di successivi provvedimenti che abbiano superato o modificato il contenuto di quello originariamente impugnato. In tale ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di giudizio in considerazione della particolare vicenda processuale.
Il provvedimento conclusivo di una conferenza di servizi decisoria, adottato ai sensi dell'art. 14-ter della legge n. 241/1990, è suscettibile di impugnazione da parte del soggetto interessato. Tuttavia, il ricorrente decade dal relativo diritto qualora sopravvenga il venir meno del suo interesse all'annullamento, anche in ragione dell'adozione di successivi provvedimenti che abbiano superato o modificato il contenuto di quello originariamente impugnato. In tale ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di giudizio in considerazione della particolare vicenda processuale.
Il provvedimento conclusivo di una conferenza di servizi decisoria, adottato ai sensi dell'art. 14-ter della legge n. 241/1990, è suscettibile di impugnazione da parte del soggetto interessato. Tuttavia, il ricorrente decade dal relativo diritto qualora sopravvenga il venir meno del suo interesse all'annullamento, anche in ragione dell'adozione di successivi provvedimenti che abbiano superato o modificato il contenuto di quello originariamente impugnato. In tale ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di giudizio in considerazione della particolare vicenda processuale.
Sentenza completa
Pubblicato il 11/12/2019
N. 01059/2019 REG.PROV.COLL.
N. 00500/2012 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia
sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 500 del 2012, proposto da C.L.A.I.P.A. S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio di quest’ultimo in Brescia, via Moretto, 12;
contro
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione Generale; Ministero della Salute; Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero per i Beni e ((omissis))à Culturali, Soprintendenza per i Beni Archeologici per la Lomba…
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