Cassazione penale Sez. V sentenza n. 53189 del 27 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:53189PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato sussiste quando più soggetti, anche con condotte diverse, contribuiscono in modo causale alla realizzazione dell'evento criminoso, a prescindere dal ruolo svolto da ciascuno. Pertanto, il mero fatto di essere presente sul luogo del reato e di aver partecipato, anche solo con un contributo minimo, all'aggressione fisica della persona offesa, è sufficiente per integrare la fattispecie del concorso di persone nel reato, a prescindere dalla valutazione della singola condotta ai sensi dell'art. 114 c.p. sulla non punibilità del concorrente di minima importanza. Inoltre, la mancata partecipazione della parte civile al giudizio di appello, senza presentare conclusioni scritte, non comporta la revoca tacita della costituzione di parte civile, in quanto il principio di immanenza previsto dall'art. 76 c.p.p. consente il mantenimento della stessa in ogni stato e grado del processo. La ricostruzione dei fatti operata dalla sentenza impugnata, sulla base delle dichiarazioni delle persone offese e dei riscontri oggettivi, è immune da vizi logici e sufficientemente motivata, non potendosi ritenere prevalenti le argomentazioni difensive sulla scarsa attendibilità di alcuni testimoni, in assenza di elementi concreti che ne inficino la credibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. CATENA Rossel - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di L'Aquila emessa in data 30/03/2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere dott.ssa ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott.ssa ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di L'Aquila, in riforma…

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