Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31718 del 11 agosto 2010

ECLI:IT:CASS:2010:31718PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, è tenuto a svolgere un'approfondita analisi critica degli elementi probatori, coordinandoli in un organico quadro interpretativo che consenta di raggiungere un "incisivo giudizio prognostico" sulla qualificata probabilità di colpevolezza dell'indagato, senza potersi limitare all'attribuzione di valore indiziante a dati fattuali di per sé scarsamente significativi, come precedenti condanne o procedimenti penali pendenti, o a dichiarazioni di collaboratori di giustizia prive di adeguate specificazioni cronologiche e fattuali. La motivazione del provvedimento cautelare deve pertanto essere sorretta da una congrua e logica valutazione degli elementi probatori, in modo da soddisfare i requisiti di adeguatezza e plausibilità richiesti dalla legge per l'applicazione di misure restrittive della libertà personale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CHIEFFI Severo - Consigliere

Dott. SILVESTRI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AB. SE. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1445/2009 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 17/12/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVESTRI Giovanni;

sentite le conclusioni del PG Dott. GALASSO Aurelio, il quale ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza del 17.12.2009, il Tribunale di Bari, costituito a norma dell'…

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