Il Ministero della Giustizia è tenuto a dare esecuzione, entro il termine di sessanta giorni dalla comunicazione o notificazione della sentenza, al decreto della Corte d'Appello di Napoli che ha condannato il Ministero al pagamento di una somma di denaro a titolo di equa riparazione per l'irragionevole durata di un processo ai sensi della legge Pinto. In caso di ulteriore inottemperanza, il giudice amministrativo nomina un dirigente amministrativo dell'amministrazione intimata quale commissario ad acta, il quale provvederà al pagamento della somma dovuta, oltre agli interessi e alle spese di giudizio, comprese quelle successive al decreto azionato e funzionali all'introduzione del giudizio di ottemperanza. Il Ministero è altresì condannato al pagamento di una penalità di mora ai sensi dell'art. 114, comma 4, lett. e) del codice del processo amministrativo, nella misura degli interessi legali sulla somma complessivamente dovuta, a decorrere dal sessantesimo giorno dalla notificazione o comunicazione della sentenza e fino all'adempimento spontaneo o all'insediamento del commissario ad acta. Le spese di giudizio, liquidate in modo omnicomprensivo, sono poste a carico del Ministero della Giustizia.