Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35037 del 9 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:35037PEN

Massima

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Il diritto di cronaca legittima la pubblicazione di notizie di interesse pubblico, anche se non pienamente corrispondenti al vero, purché l'informazione sia resa in modo obiettivo e senza intenti diffamatori. Pertanto, la mera prospettazione di possibili conseguenze negative di una decisione amministrativa, senza l'intento di attribuire finalità illecite all'agente, non integra il reato di diffamazione, essendo sufficiente il rispetto del principio di continenza nell'esercizio del diritto di cronaca. Inoltre, il giudice non è vincolato a pronunciarsi su tutti gli aspetti dell'articolo ritenuto diffamatorio, potendo limitarsi a valutare quelli espressamente contestati nell'imputazione, senza violare il principio di correlazione tra accusa e decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ST. NI. N. IL (OMESSO);

contro

2) GA. MA. GR. N. IL (OMESSO);

3) DI. LE. GU. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 10/10/2008 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. FEDERICO RAFFAELLO;

Udito il Procuratore Generale presso questa Corte di Cassazione, in persona del Dott. ((omissis)), che ha …

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