Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1506 del 2014

ECLI:IT:TARPA:2014:1506SENT

Massima

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Il diniego di sanatoria edilizia, una volta divenuto definitivo e inoppugnabile, non può essere contestato in sede di impugnazione dell'atto applicativo, come l'ordinanza di demolizione, in quanto il consolidamento degli effetti dell'atto presupposto impedisce al giudice amministrativo di procedere alla sua disapplicazione incidentale. Pertanto, l'ordine di demolizione trova adeguata giustificazione nel precedente diniego di sanatoria, non essendo consentito al ricorrente di rimettere in discussione i vizi di quest'ultimo atto. Il principio di diritto è che l'inoppugnabilità dell'atto presupposto preclude la possibilità di dedurne i vizi in sede di impugnazione dell'atto applicativo, salvo il caso in cui l'atto presupposto abbia natura normativa e possa quindi essere disapplicato incidentalmente dal giudice amministrativo.

Sentenza completa

N. 03897/2001
REG.RIC.

N. 01506/2014 REG.PROV.COLL.

N. 03897/2001 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3897 del 2001, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi, per procura in calce al ricorso, dall’avv. ((omissis)), elettivamente domiciliati presso l’avv. ((omissis))ò in Palermo, via Tripoli, n. 3;

contro

Comune di Custonaci, in persona del Sindaco pro tempore, non costituitosi in giudizio;

per l'annullamento

della ordinanza di demolizione n. 69/01 dell’11 luglio 2001, comunicata il giorno 14 successivo, e occorrendo del diniego di sanatoria n. 16/92 del 10 marzo 1992.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

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