Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12840 del 4 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:12840PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale della pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza può essere applicata dal giudice, su richiesta del pubblico ministero, nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi sulla base di elementi concreti e specifici che ne dimostrino la pericolosità sociale, anche in assenza di una condanna penale definitiva, al fine di prevenire la commissione di reati e tutelare la sicurezza pubblica. Il giudice, nel valutare la pericolosità sociale del soggetto, deve tenere conto di tutti gli elementi di fatto emersi nel procedimento, senza limitarsi a considerazioni generiche, e deve motivare adeguatamente la propria decisione, indicando le ragioni per le quali ritiene sussistenti i presupposti per l'applicazione della misura di prevenzione. La durata della misura deve essere proporzionata alla concreta pericolosità sociale del soggetto e può essere ridotta o revocata dal giudice qualora vengano meno i presupposti che ne hanno giustificato l'applicazione. Il ricorso avverso il provvedimento di applicazione della misura di prevenzione deve essere motivato in modo specifico, indicando le ragioni per le quali il provvedimento sarebbe illegittimo o ingiusto, senza limitarsi a lamentare in modo generico l'ingiustizia della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMESSO), nato a (OMESSO);

avverso il decreto dell'8 giugno 2010 emesso dalla Corte d'appello di Napoli;

visti gli atti, il decreto impugnato e il ricorso;

udita la relazione del consigliere dott. ((omissis));

lette le richieste dei Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. SALVI Giovanni che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E I…

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