Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4648 del 30 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:4648PEN

Massima

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Il decreto di archiviazione emesso dal giudice di pace a seguito di opposizione della persona offesa alla richiesta di archiviazione del pubblico ministero è ricorribile per cassazione solo per vizi di nullità previsti dall'art. 127, comma 5, c.p.p., come la mancata fissazione dell'udienza camerale o la mancata comunicazione ai soggetti interessati, e non per questioni inerenti al merito o alla congruenza della motivazione, in quanto il procedimento per reati di competenza del giudice di pace prevede solo un contraddittorio cartolare all'esito del quale il giudice decide "de plano" senza celebrazione di udienza. Pertanto, il ricorso per cassazione è inammissibile laddove non sia allegato l'atto di opposizione, essendo necessario il suo concreto raffronto per valutare la correttezza del decreto di archiviazione, e qualora il ricorso denunci vizi di motivazione o di merito, non consentiti in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 3400/2011 GIUDICE DI PACE di TORINO, del 29/11/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

lette/sentite le conclusioni del PG d'a.s.r..

RITENUTO IN FATTO

1. Il giudice di pace di Torino, esaminata la richiesta di archiviazione presentata dal pubblico ministero e preso atto dell'opposizione alla stessa presentata dalla pe…

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