Tribunale regionale di Giustizia Amministrativa Trentino Alto Adige - Trento sentenza n. 37 del 2011

ECLI:IT:TRGATN:2011:37SENT

Massima

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La natura privata di una strada, pur se oggetto di interventi manutentivi e di erogazione di servizi pubblici da parte del Comune, non comporta automaticamente l'acquisizione della stessa al demanio pubblico o l'instaurazione di una servitù di uso pubblico, in assenza di elementi che dimostrino l'effettiva integrazione della strada nella rete viaria comunale e il suo consolidato utilizzo da parte della collettività. Pertanto, il Comune può legittimamente sospendere l'erogazione di servizi pubblici, come l'illuminazione, su una strada privata, qualora non sussistano i presupposti per il riconoscimento della sua destinazione ad uso pubblico, non essendo sufficiente a tal fine la mera circostanza di precedenti interventi manutentivi o di servizi erogati. Inoltre, la pregressa previsione urbanistica di potenziamento della viabilità non determina di per sé l'acquisizione della strada al demanio pubblico, né genera in capo ai proprietari frontisti una legittima aspettativa all'erogazione di servizi pubblici, atteso che l'Amministrazione comunale conserva il potere di valutare discrezionalmente l'effettiva rilevanza pubblica della strada e la conseguente opportunità di mantenere o sospendere i relativi servizi. Infine, l'eventuale disparità di trattamento rispetto ad altre strade private non giustifica di per sé la pretesa all'erogazione di servizi pubblici, in assenza di una dimostrata violazione del principio di imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

N. 00001/2010
REG.RIC.

N. 00037/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00001/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Trento

(Sezione Unica)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1 del 2010, proposto da:
Fernando Scarmagnan, Luciano Seppi, Gertrud Di Biasi, Gerold Gallmetzer, Adolf Kathrein, Carlo Seppi, Maximilian Amplatz, Ferdinando Schneider, Reinhard Sinn, Antonia Ruedl, Lino Furlato, Irene Renner Gruber e Lucia Pasqualini, rappresentati e difesi dagli avv.ti Ettore Bertò e Andrea Maria Valorzi ed elettivamente domiciliati presso lo studio di quest’ultimo in Trento, Via Calepina, n. 65

contro

Comune di Ruffrè Mendola, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Trento, nei cui uffici in Largo Porta Nuova n. …

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