Il giudice penale, anche in sede di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi dell'art. 444 c.p.p., è tenuto a disporre la confisca obbligatoria del veicolo utilizzato per la commissione del reato di guida in stato di ebbrezza, ai sensi dell'art. 186, comma 2, lett. c), del Codice della Strada, salvo che il veicolo non appartenga a persona estranea al reato. Tale confisca, pur avendo natura di sanzione amministrativa accessoria, non rientra nella disponibilità delle parti e deve essere applicata dal giudice, a prescindere dal fatto che il veicolo sia stato o meno sottoposto a sequestro in precedenza. Inoltre, l'eventuale applicazione della pena sostitutiva del lavoro di pubblica utilità non esime il giudice dall'obbligo di disporre la confisca del veicolo, la quale rimane comunque obbligatoria. Soltanto l'estinzione del reato a seguito del positivo svolgimento del lavoro di pubblica utilità può determinare l'inammissibilità del ricorso del Procuratore Generale avverso l'omessa confisca, ma tale estinzione deve essere formalmente dichiarata dal giudice procedente.