Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5047 del 12 gennaio 1988
ECLI:IT:CASS:1988:5047PEN
Massima
Massima ufficiale
La prova della qualita` di indiziato di appartenenza ad una associazione mafiosa, ai fini dell`applicabilita` di una misura di prevenzione, e` diversa per qualita` e quantita` dalla prova occorrente per l`addebitabilita` del reato di associazione mafiosa. A tal fine possono essere presi in considerazione elementi di scarso o inesistente significato ai fini della responsabilita` per il delitto associativo: elementi che devono essere correttamente accertati e valutati senza giudizi sommari e meri rinvii ad atti compiuti in altri procedimenti, ma che costituiscono indizi di una situazione di pericolosita`, piu` che prove, sia pure indirette, di un fatto reato. Ne consegue che l`assoluzione dell`imputato per insufficienza di prove dal reato di associazione per delinquere di tipo mafioso, anche se non ancora passata in giudicato, non e` incompatibile con l`applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
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