Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26615 del 9 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:26615PEN

Massima

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La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno può essere applicata quando sussistano elementi concreti e specifici, desumibili anche da precedenti condanne penali, che dimostrino l'attuale pericolosità sociale del soggetto, intesa come sua abituale dedizione a traffici delittuosi, a prescindere dalla qualifica di capo o promotore del sodalizio criminale. La confisca dei beni può essere disposta anche per beni acquisiti in epoca antecedente a quella cui si riferisce l'accertamento della pericolosità, purché ne risulti la sproporzione rispetto al reddito o la prova della loro illecita provenienza, senza che rilevi la formale intestazione a terzi, qualora sia dimostrata la disponibilità di fatto in capo al soggetto proposto. La motivazione del provvedimento che dispone tali misure di prevenzione deve essere adeguata e logicamente argomentata, senza che sia necessaria una specifica confutazione di ogni singola deduzione difensiva, essendo sufficiente che dal complesso dell'impianto motivazionale emerga implicitamente la non decisività delle stesse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS) (proposto) nonche' da:

(OMISSIS), nata il (OMISSIS);

(OMISSIS), nata il (OMISSIS);

(OMISSIS), nata il (OMISSIS) (intervenienti);

avverso il decreto n. 88 del 29/4/2010 della Corte di appello di Napoli - sezione misure di prevenzione;

Letti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Beltrani;

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