Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26811 del 25 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:26811PEN

Massima

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La Corte di Cassazione, in tema di reati in materia di stupefacenti, afferma che: 1) La configurabilità dell'aggravante dell'ingente quantità di cui all'art. 80, comma 2, del D.P.R. n. 309 del 1990 va valutata in relazione a ciascuna condotta contestata, e non in relazione alla sommatoria delle quantità oggetto delle diverse condotte, salvo che sia individuabile un'antecedente condotta riferita all'intero, solo frazionato in successive quote. Inoltre, l'ingente quantità che giustifica l'applicazione dell'aggravante non può essere ravvisata quando la quantità sia risultata inferiore a duemila volte il valore massimo, in milligrammi, determinato per ogni sostanza stupefacente oggetto di detenzione e traffico illecito. 2) In caso di contestazione di più reati in materia di stupefacenti, la distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti, ai fini dell'applicazione dei diversi limiti edittali, assume rilievo alla luce della sentenza n. 32/2014 della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l'incostituzionalità delle disposizioni che avevano eliminato tale distinzione. 3) Nell'ipotesi in cui la materiale disponibilità della sostanza sia divisa tra più persone, la somma delle diverse quantità può rilevare ai fini del superamento del dato ponderale necessario per la sussistenza dell'aggravante dell'ingente quantità solo qualora tra le stesse sia ravvisabile il concorso ex art. 110 c.p. 4) Qualora non sia stata accertata la natura e la quantità della sostanza stupefacente, deve trovare applicazione la più favorevole disciplina prevista per le droghe leggere. 5) In tema di recidiva, la sua applicazione è compatibile con il riconoscimento della continuazione tra un reato già oggetto di condanna irrevocabile ed un altro commesso successivamente, purché le condotte siano anteriori alla formazione del giudicato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenz - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 6934/2013 CORTE APPELLO di MILANO, del 29/04/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/03/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BENEDETTO PATERNO' RADDUSA;

Udito il Procuratore Generale in pe…

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