Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39134 del 11 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:39134PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudizio di attualità della pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale, quale la sorveglianza speciale, deve essere fondato su elementi concreti e specifici che dimostrino il perdurare di collegamenti e relazioni con la criminalità organizzata, anche in assenza di recenti condanne penali. Il mero trascorrere di un apprezzabile lasso di tempo dall'accertamento in sede penale della partecipazione all'associazione mafiosa non è di per sé sufficiente a escludere l'attualità della pericolosità, qualora emergano indizi di un rinnovato, non occasionale, attivismo in ambito mafioso, in continuità con i pregressi, ma significativi, rapporti mafiosi accertati in precedenza. Rileva, ai fini della valutazione dell'attualità della pericolosità, la capacità del soggetto di attivare direttamente i contatti familiari per favorire interessi economici e di rapportarsi agevolmente in prima persona con personaggi mafiosi o gravitanti in ambienti mafiosi, anche a distanza di tempo e nonostante l'allontanamento dal territorio di origine, dimostrando di avere sicure sponde nella criminalità organizzata per il perseguimento di interessi non solo economici. Tali elementi consentono di ritenere sussistente il requisito dell'attualità della pericolosità sociale, anche in assenza di recenti condanne penali o di una dedizione esclusiva ad attività lavorative lecite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersili - rel. Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso il decreto del 27/06/2016 della Corte di appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CALVANESE Ersilia;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS) chiede l&#…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.