Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società Da Mi. Srl avverso gli atti del Comune di Gi. relativi alla sospensione del procedimento per il rilascio di una concessione demaniale marittima, ha affermato il seguente principio di diritto: Il criterio di soluzione del conflitto da applicare in caso di domande di concessione demaniale aventi ad oggetto la medesima area non è quello della sospensione procedimentale, bensì quello dell'avvio di una procedura di comparazione tra le domande concorrenti ai sensi dell'art. 37 del Codice della Navigazione. L'invito rivolto al richiedente di reiterare la domanda all'entrata in vigore del piano regionale delle coste si risolve in una indebita compressione del diritto di iniziativa economica tutelato dall'art. 41 della Costituzione, in quanto determina un'incertezza sui tempi di approvazione dello strumento di pianificazione incompatibile con la programmazione di investimenti in attività imprenditoriali. Inoltre, il provvedimento con cui il Comune destina l'area demaniale oggetto della domanda allo svolgimento di colonie estive è affetto da incompetenza, in quanto l'art. 5 della legge regionale Puglia n. 17/2006 attribuisce alla Regione le funzioni amministrative inerenti al rilascio delle concessioni demaniali richieste per l'uso da parte del Comune medesimo, al fine di evitare conflitti di interesse. Infine, il parere negativo del Comune al rilascio della concessione demaniale alla società ricorrente, fondato sulla presunta violazione di distanze minime e sulla sovrapposizione con un'altra concessione, è stato correttamente confutato dal Commissario ad acta nominato dal Tribunale, il quale ha evidenziato l'insussistenza di tali presupposti.